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Pubblicazioni

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Tutela e Conservazione degli ulivi monumentali della Provincia di Avellino, profili agronomici, giuridici, promozionali

La pubbli­cazione del presente volume è ragione di molteplici soddisfazioni.

Il contenuto, innanzitutto: si tratta di una ricerca seria e rigorosa, condotta con metodologia appropriata e con una significativa interazione tra diverse discipline complementari.

Il risultato: dalla pagine del libro emerge il rassicurante esito dell’Irpinia come terra naturalisticamente viva, interessante, ricca di storia.

Ed il profilo della natura si sposa con quello della storia, del paesaggio, della cultura, richiamando alla mente l’idea dell’ambiente, che un grande giurista definì efficacemente sintesi della costante relazione, talora conflittuale, tra l’azione dell’uomo e gli elementi naturalistici.

il che rimanda alla principale premessa del lavoro che ha dato origine al volume: la collaborazione tra un ente di ricerca, come il Consorzio osservatorio Appennino Meridionale, e la Provincia di Avellino.

Una sinergia che nei fatti è stata vincente.

L’indagine scientifica è stata finalizzata alla valorizzazione del territorio, perchè quanto emerso è il potenziale preludio ad ulteriori iniziative (si pensi soltanto alla possibilità di un percorso storico-naturalistico-turistico su “Gli ulivi secolari dell’Irpinia”).

Ecco perchè l’Osservatorio è particolarmente grato alla Provincia di Avellino ed auspica che quest’ultima voglia e sappia raccogliere il contenuto di questo libro come ulteriore stimolo e rinnovato impegno istituzionale, a dispetto delle ristrettezze di risorse e della limitazione delle prerogative dell’ente provinciale.

Guida breve alla raccolta e commercializzazione del tartufo in Campania

Tra gli obiettivi prioritari della politica di sviluppo che la Regione Campania porta avanti, con convinta determinazione, vi è sicuramente quello della valorizzazione delle produzioni tipiche del nostro territorio. Il tartufo, presente in numerose aree della Campania, in particolare in quelle interne montane, rientra a pieno titolo tra i prodotti in grado di favorire processi di sviluppo integrato. In particolare, può fungere da ‘attrattore’ nell’ambito di percorsi turistico-gastronomici volti alla riscoperta di luoghi e tradizioni culinarie e stimolare l’avvio di nuove attività ed imprese locali. Il tartufo rappresenta, dunque, una risorsa da tutelare e valorizzare, favorendone la collocazione sui mercati nazionali e internazionale. In tal senso, i dati statistici, sicuramente sottostimati, ci danno ragione, riportando una produzione regionale intorno ai 15-20.000 quintali di prodotto annuo, per un valore che supera i 6 milioni di euro. Si tratta, dunque, di un settore dinamico e in significativa espansione, cui continueremo a dedicare la massima attenzione con azioni concrete e mirate a conseguire le più ampie ricadute in termini di sviluppo e crescita economica per i nostri territori. Per favorire la conoscenza ed innalzare il livello di attenzione sulla “risorsa” tartufo, nell'ambito delle attività poste in essere dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania in materia di promozione, informazione e valorizzazione, abbiamo realizzato questa guida pratica sulla raccolta e tutela del tartufo in Campania, in collaborazione con l'Osservatorio dell'Appennino Meridionale e l'Università degli Studi di Salerno. La guida si rivolge soprattutto a coloro che intendono sostenere l’esame di idoneità regionale per l’abilitazione alla raccolta, agevolandoli nella conoscenza pratica delle tematiche prevalenti e del quadro legislativo vigente. Con la Legge Regionale n. 14/2015 sul riordino delle funzioni amministrative delle Province, infatti, la competenza in materia di funghi e tartufi è stata riassegnata alla Regione. In sede di prima applicazione della L.R. n.14/2015, sono state individuate nelle Unità Operative Dirigenziali-Servizi Territoriali Provinciali della Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali le strutture competenti per l’espletamento delle attività amministrative riguardanti funghi e tartufi (autorizzazione alla raccolta, rilascio del tesserino, ecc.). Proprio alla luce del mutato quadro delle competenze, questa Guida - scaricabile, in formato pdf, dal portale istituzionale dell’Assessorato all’Agricoltura - è di particolare utilità. L’obiettivo della pubblicazione è anche quello di favorire una migliore cultura “naturalistico-tartuficola”, che consenta di porre in essere comportamenti corretti durante la ricerca e raccolta dei tartufi nel rispetto della conservazione degli ambienti naturali e degli ecosistemi vegetali.